ETICHETTE ALIMENTARI:DA DICEMBRE CAMBIANO, ECCO COME LEGGERLE


Dal 13 dicembre 2016 i prodotti alimentari dovranno obbligatoriamente riportare sulle confezioni delle specifiche in più rispetto alle loro caratteristiche nutrizionali.
Troveremo quindi delle etichette alimentari che ci daranno la possibilità di scegliere ancora più consapevolmente il cibo che portiamo in tavola.

Vediamo allora esattamente cosa cambia e come leggerle.

Le etichette alimentari sono uno strumento fondamentale per il consumatore che, se le sa interpretare correttamente, è in grado di scegliere i prodotti migliori tra le tante proposte disponibili sugli scaffali di negozi e supermercati.
La normativa, che riguarda tutta Europa, da dicembre obbliga i prodotti alimentari ad avere un’etichetta nutrizionale ovvero a specificare i nutrienti presenti, la loro quantità e il valore energetico complessivo che apportano.
Fondamentale quindi famigliarizzare quanto prima con questi strumenti. A fare questo può aiutarci una guida redatta dai ricercatori del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria).

L’etichetta nutrizionale serve ad indicare al consumatore le principali caratteristiche nutrizionali di quell’alimento o bevanda ovvero il quantitativo di proteine, grassi, carboidrati, sale, fibre, vitamine e minerali ma anche il valore energetico complessivo riferito sempre a 100 g o 100 ml di prodotto.
Fino ad oggi queste indicazioni si trovavano solo su alcuni prodotti, dato che non vi era obbligatorietà nel segnalarlo. Questa situazione rendeva però difficile confrontare un prodotto con un altro o valutare se acquistarlo o meno in base proprio alle sue caratteristiche nutrizionali. Da dicembre su tutti i prodotti apparirà l’etichetta nutrizionale che dovrà essere posizionata sempre nello stesso campo visivo in formato tabulare oppure lineare nel caso di confezioni i cui spazi lo impediscono.

Oltre alle informazioni obbligatorie è possibile che l’etichetta venga integrata con altre specifiche a cui il produttore vuole dare risalto. Si tratta in particolare della presenza di acidi grassi mono-insaturi, acidi grassi poli-insaturi, polioli (sostanze a basso indice glicemico presenti in piccola quantità nella frutta e utilizzate come sostituti dello zucchero), amido, fibre, sali minerali e vitamine.


Un discorso a parte merita la segnalazione in etichetta della presenza di sale, una sostanza a cui tutti i consumatori dovrebbero stare particolarmente attenti. Ebbene su questo punto vi è un po’ di confusione in quanto l’indicazione in etichetta sarà quella relativa al sale e non al sodio.
 Il contenuto equivalente di sale è calcolato mediante la formula: sale =sodio × 2,5.

Altra indicazione importante che riporteranno obbligatoriamente le etichette è il valore energetico che si riferisce all’alimento così come è venduto in base ai valori medi stabiliti dal produttore dopo analisi condotte su quel cibo o bevanda o a dei calcoli effettuati a partire da dati già noti o da valori effettivi.
L’indicazione delle sostanze nutritive e del valore energetico di quegli alimenti tiene in considerazione le variazioni stagionali, le abitudini legate al consumo e ad altri fattori che possono influenzare il valore effettivo. Entrambe le indicazioni possono riferirsi ad una porzione di quell’alimento oppure ad unità di consumo, l’indicazione deve comunque essere molto chiara per il consumatore.

Esempi di etichette:
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